... È un blocco formidabile, accentrato nel cuore dello Stato e della macchina pubblica, il cui potere consiste principalmente nella possibilità di condizionare, ostacolare o manipolare il processo legislativo e in genere il comando politico. Non poche volte anche usandolo o piegandolo a fini impropri o personali.
Bisogna pensare, infatti, che specialmente di fronte alla componente giudiziario-burocratica del blocco in questione il ceto politico-parlamentare, quello che apparentemente ha il potere di decidere e di fare le leggi, si trova, invece, virtualmente in una situazione di sostanziale subordinazione, dal momento che nel novanta per cento dei casi fare una legge conta poco o nulla se essa non è corredata da un apposito regolamento attuativo che la renda effettivamente operante.
Questo è il cuore dell'editoriale "Qual è il vero potere forte" di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera, che descrive con lucida spietatezza quello che forse è il vero potere che sta governando (o non-governando) questo Paese e il cui volto sta venendo a galla in questo periodo di crisi totale.
E possiamo cominciare a renderci conto di quanto sia stata debole-con-i-forti e forte-con-i-deboli la politica italiana degli ultimi anni.