Vogliamo pubblicare l'incipit della lettera aperta di Roberto Giachetti a Beppe Grillo, perchè siamo rimasti molto colpiti dall'ennesimo attacco di un comico che fa sempre meno ridere e sempre più preoccupare, soprattutto per il suo seguito, per la stragrande maggioranza fatto di persone educate e stanche, ma anche di fanatici che non riescono a inquadrare nella giusta prospettiva le battutacce del leader.
Purtroppo la storia italiana non è quella del film "l'uomo dell'anno" di Robin Williams, in cui il comico viene eletto Presidente degli Stati Uniti e nell'imbarazzo totale riesce pure a fare del bene. La storia è un'altra e i ricorsi ci sono, basta conoscere il passato e le similitudini sono presto fatte...
Giachetti scrive:
"Caro Beppe Grillo,Il 7 dicembre hai postato sul suo tuo blog la foto "segnaletica" mia e di altri 8 colleghi indicati nella didascalia, insieme ad altri 141, come abusivi. Nel corpo del testo hai scritto una frase evidenziata in neretto che testualmente recita "devono essere fermati all'ingresso di Montecitorio". Siamo praticamente al 'caccia all'uomo day'.Un invito che ognuno dei tantissimi seguaci del tuo blog può declinare a suo piacere. Ed infatti nel giro di breve tempo, nel riuscito effetto di generare un chiaro clima di odio, qualcuno alle 14.32 del medesimo giorno raffina la caccia all'uomo rendendola più esplicita: "Dai a questo punto la lista ce l'avete. Prendete un fucile ed andate ad ammazzarli uno ad uno a casa. Mi sembra il minimo". Ho letto e fotografato dal tuo blog questo invito ieri sera. Sono passati tre giorni e sta ancora lì, non hai avuto neanche la decenza di eliminarlo..."