Il problema
dell'acqua è stato messo al centro del Consiglio Comunale Aperto in cui anche i cittadini potevano
intervenire, indetto il 9 dicembre scorso.
Le opposizioni hanno richiesto questo Consiglio
Straordinario a causa dei malumori crescenti riguardo i costi tariffari
dell'acqua (prelievo, scarico fognario e depurazione) e per cercare di fare
chiarezza.
Dopo il passaggio del servizio, due anni fa, al Consorzio Basso Livenza le bollette
dell'acqua sono molto rincarate e i cittadini di
Fiume Veneto pagano, a seconda di dove si trovano, bollette molto
diverse. Inoltre è mancata la necessaria comunicazione ai cittadini per
spiegare il passaggio.
Il gruppo consiliare Pd insieme con le altre
opposizioni hanno inteso opportuno indire un consiglio comunale aperto dedicato
a questo spinoso tema con l'obiettivo di fare finalmente chiarezza.
Alla serata hanno partecipato anche l''ing. De Carlo, direttore generale del
consorzio Acquedotto del Basso Livenza (ABL) la società per azioni che gestisce
il ciclo integrato delle acque in 19 comuni di Veneto e Friuli tra cui Fiume
Veneto e il Sindaco di Chions Santin, presidente dell'Ambito Territoriale
Ottimale (ATO).
Durante l'introduzione sono stati chiariti vari aspetti tecnici riguardo le bollette: per questi argomenti invitiamo chi avesse dubbi o problemi con le fatture dell'Acquedotto del Basso Livenza a contattare direttamente i Consiglieri del PD.
All'inizio del dibattito il nostro Consigliere Loris Padoani ha evidenziato alcuni punti riguardanti la gestione del servizio idrico a Fiume Veneto:
- l'Amministrazione e il Consorzio hanno sottolineato che l'acqua è un bene primario, e che distribuzione, depurazione e tutti i servizi connessi vanno pagati, e che fino ad ora li abbiamo pagati troppo poco. Premessa condivisibile peccato che in Italia abbiamo anche i peggiori servizi d'Europa!
- L'Italia paga un ritardo ventennale nella gestione dei servizi idrici, basti ricordare che la legge Galli (che ha introdotto il concetto di servizio idrico integrato) è del 1994. A questo si aggiunga che si spendono più soldi per pagare le multe delle infrazioni comunitarie che in investimenti nel settore; tra l'altro i proventi dalle tasse "ambientali" vengono solo in minima parte reinvestiti nel settore stesso.
- a livello locale: positivi i lavori di adeguamento dell'impianto di depurazione di via Tavella, che però in realtà rappresentano un intervento di tipo “secondario” che ci viene imposto da oltre 10 anni, mentre ora per l’UE dobbiamo addirittura passare a trattamenti definiti “terziari”. Finora poi abbiamo pagato per il solo servizio di trattamento “primario” (che fondamentalmente è poco più di un classico trattamento Imhoff, con resa depurativa praticamente identica a quella che si può ottenere autonomamente con la propria vasca Imhoff e condensagrassi, posate nelle nostre case a nostro carico).
- Inoltre viene dichiarato che il depuratore in Tavella “lavora male” perché arrivano troppe acque dai pozzi artesiani della zona, che diluiscono gli scarichi fin quasi a farli rientrare nei limiti. Le soluzioni sono due: o si sceglie di far mettere delle valvole su tutti i pozzi (senza chiuderli) o si continuano a sperperare migliaia di euro in energia e manutenzione per i motori del depuratore, che non possono fare il lavoro per cui sono progettati. Bisogna perciò per prima cosa mappare e chiudere i pozzi abbandonati, educare poi la cittadinanza a strozzare le valvole dei pozzi attivi (sfatando le leggende metropolitane per cui si seccano le pompe strozzandone il flusso).
- Ma
c’è un altro fatto che ci fa ancora di più indignare: dato il notevole
flusso di acque in arrivo all'impianto di depurazione di Tavella, una
grossa parte deve necessariamente essere scaricata direttamente nel fiume
Fiume. Pertanto, la parte di popolazione che conferisce gli scarichi a
questo depuratore paga per un Servizio che ottiene solo in maniera
parziale e senza risolvere il grande problema ambientale di avere comunque
i fiumi usati come collettore
fognario finale. “Diluire” non
significa “Depurare” le acque dalle sostanze inquinanti. I cittadini
del Comune pagano così per un servizio che, di fatto, non hanno e,
comunque, subiscono l'inquinamento prodotto da quella parte di popolazione
che non è servita da nessun depuratore!
- Sì, perché la depurazione delle acque ha un grave limite a Fiume Veneto: gli abitanti che usufruiscono di un depuratore sono circa 5.000, a fronte di una popolazione di oltre 11.000 abitanti.
LA MANCANZA DI
INFORMAZIONI
LE TARIFFE
AUMENTANO
- La
popolazione si lamenta soprattutto per l'aumento delle tariffe.
Il direttore
dell'Acquedotto del Basso Livenza ha chiarito esaurientemente le ragioni
dell'aumento, in principal modo causato dalla necessità, imposta dalla
normativa, di raccogliere autonomamente i fondi necessari per gli investimenti
su fognatura e depurazione.
E su questo punto c'è
stato il primo grosso deficit da parte di questa e della precedente
amministrazione, ovvero…
I
CONTATORI, QUESTI SCONOSCIUTI....
- Con
le nuove bollette si sono avuti raddoppi degli importi, senza la
necessaria chiarezza sulle motivazioni di tali aumenti.
Il volume d'acqua su cui
si paga l'importo è di 200 litri/giorno per persona (grandi e piccoli, 365gg su
365). Tale valore è imposto sì da una Legge Regionale, ma compito del Consorzio
ABL e del Comune era fare chiarezza su modalità, vantaggi e costi
dell'installazione del famigerato “Contatore”. Infatti nella realtà, una
persona che passa parte della giornata al lavoro o a scuola non può certo
consumare un volume così alto d’acqua. Fino ad ora ABL forniva indicazioni poco
chiare e poco utili riguardo al Contatore: abbiamo appreso stasera con
soddisfazione che d'ora in poi sarà il Consorzio a fornire, su richiesta e
gratuitamente, i contatori.
LE ANALISI
CHE LATITANO
- si
è capito che il servizio fornito da ABL è attivo dal 01/01/11, ma deve
essere costantemente monitorato e controllato dal Comune. Allo stato
attuale non si ha ancora disponibilità delle analisi delle acque depurate.
Questi dati i consiglieri PD li avevano già richiesti all'assessore
Prosser, da cui però non abbiamo mai avuto nessuna risposta scritta, salvo
un informale: “le metteremo sul sito”.
A tutt'oggi stiamo
ancora aspettando.
Le analisi dell’acqua
potabile invece sono sì disponibili sul sito dell'ABL… o meglio, ne è
consultabile solo una, ma che non riporta nemmeno la data.
IL
SERVIZIO CHE PAGHIAMO È EFFICIENTE O NO?
- L'Amministrazione
comincia a rendersi conto del problema che serpeggia fra i cittadini, solo
dopo che le opposizioni in modo unitario hanno richiesto questo Consiglio
Comunale Aperto.
Allora in fretta e furia
ha organizzato degli incontri per il pubblico con Consorzio ABL: peccato che ad
alcuni cittadini il volantino è arrivato dopo lo svolgimento delle serate
informative, che ai consiglieri non è stata data nessuna comunicazione, che i
manifesti sono comparsi solo il giorno prima… insomma è proprio il caso di
dirlo: ...la Giunta frettolosa fece i gattini ciechi.
- In
precedenza, durante il Consiglio del 18 novembre scorso, abbiamo ricevuto risposte assolutamente carenti
all’interrogazione presentata.
Si parlava solamente
degli obblighi di legge e pertanto si indicava come “programmazione” la
definizione degli agglomerati urbani, senza specificare che per quelli sopra i
2.000 AE (abitanti equivalenti) dovrà essere realizzato un depuratore. Si
parlava vagamente di pianificare le opere di realizzazione di fognature e
depurazione, ma senza dare un arco temporale definito.
Delle altre nostre
richieste e degli obiettivi di qualità da raggiungere… non ci è dato sapere.
- Ricordiamo
poi, che i nostri concittadini sono
sempre stati attenti e partecipi quando si sono organizzati incontri sui vari temi del “risparmio”.
E facciamo riferimento,
per esempio, alla serata sul Risparmio Energetico nelle Abitazioni, organizzata
dall'associazione Officina Flumen, che ebbe un notevole seguito e produsse
un'interessante pubblicazione.
Consigliamo vivamente
all'Amministrazione di farsi promotrice di iniziative analoghe, ben strutturate
e capillari!
- Segnaliamo
infine che il gestore stesso, Consorzio ABL, ha tutto l’interesse a
collaborare per il risparmio, con azioni concrete come la distribuzione
gratuita dei riduttori di flusso per i tutti i rubinetti dei cittadini,
per iniziare da subito a ridurre i volumi d'acqua su cui deve effettuare
la gestione/depurazione.
- Forse
pagheremmo più volentieri la Tariffa, se ci fosse chiarezza sugli
interventi e sulle date, e non fosse solo una mera dichiarazione
d'intenti.
Oggi, a fronte dei
rincari c'è solo uno pseudo piano-trentennale
di lavori di adeguamento dei depuratori e delle fognature SENZA DATE CERTE e SENZA PRORITÀ riguardanti il nostro Comune.
- Molte
delle polemiche sorte negli ultimi tempi si sarebbero sopite, se si fosse
fatta chiarezza sulla difformità di trattamento tra chi ha il miniacquedotto (nuove
lottizzazioni) e chi ha il pozzo
artesiano, su chi paga la depurazione e chi no… ma ABL non da notizie
nella bolletta (come avviene invece per luce e gas) e non ha nemmeno un
periodico informativo come invece Ambiente e Servizi.
Attualmente i cittadini
del nostro Comune ricevono bollette differenti e non confrontabili tra loro,
che ingenerano continui equivoci e fraintendimenti.
- Sarà quindi assolutamente opportuno che il Sindaco e la sua Giunta propongano soluzioni a questo vuoto informativo e che chiariscano gli interventi di sviluppo della rete fognaria e delle infrastrutture connesse, previste nel nostro territorio.
INTERVENTI
DEI CITTADINI
Nel corso del dibattito vi sono
stati poi gli interventi da parte dei cittadini presenti alla serata.
In particolare vanno segnalati
quello del comitato AQUA & AQUA che raccoglie i cittadini della zona di via
Braida, che ha posto alcune domande (clicca
per leggere l'interrogazione del Comitato).
Sindaco e ABL si sono riservati
del tempo per rispondere in forma scritta, non appena disponibili pubblicheremo
anche le risposte.
Alcuni cittadini di Cimpello poi hanno portato a conoscenza di un problema riguardante un miniacquedotto che ha già il contatore ma che paga ugualmente la tariffa piena dei 200 l/g. Questi hanno richiesto la possibilità di gestire autonomamente i reflui: anche a questi, dopo le verifiche da parte di ABL, sarà data risposta in un secondo tempo.
Infine gli abitanti di via
Vespucci hanno ricordato il problema del fosso di scarico, che a parere loro
deve essere sempre mantenuto pulito. Problema questo che è già stato
parzialmente risolto da ABL, mentre per il resto il Sindaco Vaccher e
l'Assessore Prosser hanno dato disponibilità ad un sopralluogo conoscitivo.
UNA SERATA INTERESSANTE
necessaria per chiarire molti dubbi e molte criticità
sorte dopo l'affidamento del servizio di gestione delle acque all'Acquedotto
del Basso Livenza. Speriamo che la Giunta recepisca tutte le segnalazioni fatte.
Da parte nostra rimane alta l'attenzione
riguardo a questo tema. Stimoleremo, nei modi che ci competono, il Sindaco sino
ad avere tutte le risposte anche alle domande già poste nelle precedenti
interrogazioni.
Fiume Veneto, 11/12/2013
i consiglieri del Partito Democratico
Mauro, Rolando e Loris