Pare che ultimamente anche le amministrazioni comunali (e la nostra non vuole essere da meno) stiano allenandosi a tagliare; dalle spese per i servizi ai cittadini, alla carta igienica nelle scuole, dagli straordinari dei suoi dipendenti... agli pochi alberi e cespugli che popola(va)no i centri urbani.

Dimostrazione di aver capito poco (o nulla) del valore e delle ricadute, dirette e indirette, che il tema del "verde" dovrebbe avere in una comunità.
Dopo anni in cui non si è badato molto a spendere per riempire viali e piazze di alberi e arbusti, di specie spesso inadatte al clima, seguendo più le proposte commerciali dei vivaisti che le indicazioni dei professionisti, ora stiamo assistendo alla situazione opposta.
Ultimo caso conosciuto: a Pescincanna solo qualche settimana fa, qualche migliaio di euro di alberi, investiti in alberi solo una decina di anni fa, sono stati "segati alla radice" con una spesa quasi equivalente. Ma è così che facciamo girare questa economia asfittica: 500€ per piantare un albero oggi - 500€ per abbatterlo domani?
GLI ALBERI ERANO MALATI... Che strano, gli alberi pubblici che vengono tagliati, sono sempre-inequivocabilemente-assolutamente-misteriosamente malati!
Parrebbe quasi che la parola "malattia" venga usata come scusa per qualsiasi motivo: per