giovedì 4 novembre 2010

LA TARIFFA DI IGIENE AMBIENTALE

In questi giorni sono giunti alle famiglie del Comune i bollettini per il pagamento della tariffa per la raccolta dei rifiuti, anni 2008 e 2009.
Nella missiva si legge, in particolare: "Gentile utente, La informiamo che le fatture relative alla Tariffa di Igiene Ambientale (Rifiuti) per l'anno 2008/09 sono state predisposte in ritardo per cause non imputabili all'attuale Amministrazione Comunale".


Ma di chi sarebbe allora la colpa? Gli attuali amministratori sono in carica da quasi un anno e mezzo. Come mai gli atti per riscuotere il pagamento della tariffa rifiuti 2008 non sono stati predisposti prima, ad esempio a dicembre 2009 o gennaio 2010?

La scelta inoltre di richiedere due annualità in un sol colpo è stata una libera scelta dell’attuale amministrazione, così com’è libera la scelta del numero di rate nel quale  “diluire” il pagamento della tariffa.
Noi, invece, riteniamo fosse quanto mai opportuno prevedere una maggiore dilazione del pagamento, stante la possibilità concessa dalle norme regolamentari vigenti.

La gentile letterina poi continua :"La informiamo altresì che le tariffe prese a riferimento per la quantificazione degli importi dovuti per l'anno 2009 sono state adeguate all'effettivo costo del servizio per decisione della precedente Giunta Comunale".

Ma i nostri amministratori omettono di aggiungere che:
1)   il sistema della tariffa “TIA”, che prevede la copertura del 100% del costo, è stato adottato per decisione dell’amministrazione Cella, nel quinquennio 1999–2004; prima si chiamava TARSU ed era una tassa che non teneva conto delle quantità effettive di rifiuti prodotti dalle singole famiglie;
2)   l’adeguamento fatto dalla precedente Giunta di Centro Sinistra, di cui peraltro faceva parte l'attuale Vice Sindaco (ora passato alla Lega Nord) con delega alle finanze e al bilancio, ha agito adeguandosi ad una legge dello Stato che impone ai Comuni che hanno adottato la tariffa (TIA) di coprire con la stessa l’intero costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.
3)   pare che tale adeguamento non sia al 100% del servizio ma quasi al 108%. Ci devono spiegare dove sono stati fatti gli errori di calcolo.

Noi non critichiamo la scelta di principio: il passaggio alla tariffa (TIA) è stato comunque giusto. E’ per noi corretto che si spingano le famiglie a ridurre la quantità di rifiuti prodotti, attraverso anche l’introduzione di quote  proporzionali e incentivi.

Siamo però qui a denunciare gli errori e le decisioni prese con leggerezza.

E l’errore grossolano in cui è incorsa l’amministrazione comunale è avvenuto nell’applicare alla tariffa l’IVA.

La sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del luglio 2009 ha affermato senza ombra di dubbio che la tariffa per la raccolta dei rifiuti, prevista dalla legge Ronchi (così come per la vecchia TARSU), ha natura tributaria, per cui non è possibile applicare l’IVA.
Tant’è vero che nel limitrofo Comune di Zoppola le fatture emesse nel 2010, che addebitano alle famiglie il conguaglio per l’anno 2009 e l’acconto sull’anno in corso, sono senza l’IVA e che tutti i comuni che si servono di Ambiente e Servizi non hanno chiesto l’IVA ai propri cittadini!

E allora che fare?  Se pagassimo l’intera quota, poi per avere il rimborso dovremmo fare una richiesta con marca da bollo di 14,62 euro? E allora vedremmo quanti rinuncerebbero a chiedere il rimborso, come nell’oramai famoso caso del rimborso della tassa di depurazione delle acque, erroneamente richiesta dal Comune!
Forse qualcuno probabilmente pagherà la tassa meno l’IVA non dovuta… Alcuni fiumani già stanno facendo così…

Ma questo non è modo di governare la res publica, la cosa pubblica. Questa è anarchia!

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