martedì 28 maggio 2019

le Europee a Fiume Veneto

Dopo una intensa campagna elettore, durante la quale noi del Partito Democratico abbiamo cercato di parlare di Europa piuttosto che di beghe governative italiane, Domenica 26 siamo andati alle urne per dare forza ad un programma progressista europeo PER il lavoro, per l'ambiente, per maggiori diritti, per una maggiore integrazione tra i Paesi dell'Unione...

Molti altri hanno preferito invece votare CONTRO: contro i migranti, contro i diversi, contro l'estensione dei diritti, contro una corretta globalizzazione, contro un Europa unita contro le Superpotenze Americana e Cinese,... insomma contro un progetto di vera e concreta unione europea.

Noi, alla luce dei risultati, continueremo, anche nel nostro piccolo, a fare politica PER e non CONTRO gli Altri: Europei o migranti che siano.

Abbiamo capito che in Italia siamo avanti su temi di estrema destra e xenofobi, mentre manca quasi del tutto una visione politica che metta ai primi posti l'AMBIENTE come tema di Diritti, Lavoro, Tecnologia, Salute, Turismo. 

I Verdi in Europa (Italia e Paesi di seconda fascia esclusi) rappresentano e portano a Bruxelles le istanze soprattutto di quei giovani che credono che un futuro migliore si possa ancora ottenere... ma a patto di cambiare al più presto il nostro stile di vita, di lavoro, di commercio,... nelle comunità locali come nel Parlamento Europeo.

Come Democratici su questo tema aperto e -in Italia- pressoché (politicamente) dimenticato o snobbato, dobbiamo spenderci di più, perchè in futuro ci troveremo a fronteggiare sempre più problemi legati in qualche modo al tema dell'ambiente e della gestione della nostra "casa", la Terra.

Intanto, questi sotto sono stati i risultati nel nostro Comune, che commenteremo insieme a chi vorrà, GIOVEDI' 30 MAGGIO, ore 20:45 a Praturlone (exLatteria):




mercoledì 13 marzo 2019

bye-bye promesse elettorali: marcia indietro sull'uscita da LTA


Si è consumato lunedì sera, al termine del Consiglio Comunale, la prima grossa marcia indietro della maggioranza sul tema dell'uscita da LTA, chiesta a gran voce e convintamente da Flumen solo qualche mese fa!
Allora una mossa tattica in vista delle elezioni, che oggi viene rinnegata pubblicamente, prima che si trasformi in un sicuro boomerang.
Una marcia indietro che si sperava, forse, passasse inosservata, ma così non è stato per la sfrontatezza con cui è stata impostata e presentataLa dichiarazione di voto del nostro consigliere ripercorre con precisione il percorso opportunistico che ha seguito la maggioranza, guidata dalla sindaca Canton.


DICHIARAZIONE DI VOTO di LORIS PADOANI (cons. Partito Democratico)

Dovrei votare A FAVORE di questa delibera perchè anche se in modo furbo e reticente, è una clamorosa marcia indietro.
Una marcia indietro che dà ragione al Partito Democratico e alle decisioni prese durante tutti e tre i consigli del 2017 da me e dai consiglieri del PD, De Tina e Gorgatti. Votammo convintamente contro perchè avevamo partecipato alla commissione consiliare del 3/8/2017 e ascoltato le forti e convincenti motivazioni della fusione portate dal Presidente di LtA, Vignaduzzo.
Di contro risultava INCOMPRENSIBILE l'atteggiamento del Sindaco Vaccher che di punto in bianco, con grande, sospettosa fretta, rovesciava la posizione tenuta fino a pochi mesi prima (cioè quella di votare a favore della fusione tra LtA e Sistema Ambiente). Improvvisamente Vaccher cambia idea e si arriva a settembre con 3 consigli comunali uno dietro l'altro dove si sbandiera per motivi di consenso elettorale la critica a 360 gradi verso il servizio idrico fornito da Livenza Tagliamento Acque che nulla centra con l'oggetto della delibera di fusione. E dopo che Livenza Tagliamento Acque -sottolineiamo “società a partecipazione pubblica” di cui sono soci i Comuni- ha stanziato per Fiume Veneto che ha ritardi enormi nelle fognature e depurazioni, 25 milioni di investimenti.
È evidente subito che il Sindaco Vaccher vuole approfittare della fusione per poter recedere e andare con Hydrogea. Ma non si può. La strada scelta è SBAGLIATA e a nulla servono tutti i nostri avvertimenti. Anche il consigliere Canton di Flumen vota convintamente insieme con la Giunta… e addirittura cerca di anticipare Vaccher con una mozione specifica: ci sono le elezioni comunali in vista e anche a Flumen fanno gola i voti dei cittadini scontenti del servizio di LtA.

Ora da Sindaco, l'avv. Canton, sembra continuare nell'atteggiamento poco trasparente e reticente del suo predecessore Vaccher: nella capigruppo di pochi giorni fa, si fa riferimento a questioni tecniche e non si cita (e nemmeno lo fa lo delibera che viene portata stasera in consiglio), il fatto SOSTANZIALE, quello che sì determina la scelta di revocare la delibera e cioè la SENTENZA DELLA CASSAZIONE del 6 febbraio 2019 E QUELLO CHE LA SENTENZA DAL PUNTO DI VISTA PRATICO SIGNIFICA: SCONFITTA SICURA per il Comune di Fiume Veneto e ULTERIORI SPESE SE SI PROSEGUE.
Trovo molto GRAVE non mettere a disposizione dei consiglieri comunali la giusta sequenza dei FATTI e SOPRATTUTTO dei DOCUMENTI utili per valutare correttamente la situazione e prendere quindi una decisione davvero consapevole e informata.
E' quindi per me una situazione PARADOSSALE.

NON POSSO E NON VOGLIO dare un voto di ASTENSIONE in quanto ho chiare tutte le informazioni.
NON POSSO NEMMENO VOTARE CONTRO in quanto questa delibera, seppure MOLTO TARDIVAMENTE E IN MANIERA RETICENTE, ci dà ragione su tutto e certifica che se nel 2017 la Giunta Vaccher e il gruppo Flumen ci avessero ascoltato invece di tirare dritto, non avremmo sprecato soldi dei cittadini.

Quindi per tutte queste motivazioni gravi, SONO COSTRETTO A NON PARTECIPARE AL VOTO, un gesto per me clamoroso ma che spero faccia capire l'importanza del lavoro di ogni amministratore e il senso del dovere che dovrebbe sentire ognuno di noi quando è seduto in quest'aula e rappresenta TUTTI i cittadini non solo quelli che l'hanno votato e per questo OGNI CONSIGLIERE COMUNALE O AMMINISTRATORE dovrebbe impegnarsi a fare, al massimo delle sue forze, il meglio per il Comune di Fiume Veneto e non guardare ai tornaconti politici ed elettorali.
Chiedo che questa decisione venga annotata a verbale.

giovedì 7 marzo 2019

torbide acque

Una notizia ieri sera ha risvegliato la nostra attenzione, alla vista dell'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale, convocato come di prassi all'ultimo secondo, con il solo probabile intento di mettere in difficoltà le Opposizioni, per lunedì 11 marzo.


Si parla ancora una volta di Gestione delle Acque nel nostro Comune di Fiume Veneto, e si parla di revocare una delibera molto discussa, che sanciva l'uscita del Comune dalla tanto vituperata gestione di LTA, in occasione della fusione della stessa con SistemaAmbiente.
Ovviamente, muro-contro-muro, contro questa delibera, votata in maniera cieca da maggioranza ed opposizioni - Partito Democratico escluso - il Gestore si è rivolto al TAR, con ottime chance di ottenerne l'annullamento e pure eventuali risarcimenti.

Questo è stato il COMUNICATO STAMPA dei consiglieri PD del gennaio 2018:
"Seguiamo con grande preoccupazione quanto sta succedendo e attenderemo il pronunciamento del TAR sul ricorso presentato da Livenza Tagliamento Acque contro il Comune di Fiume Veneto – afferma Loris Padoani capogruppo del Pd in consiglio comunale – ci auguriamo naturalmente che la scelta di non approvare la fusione tra LTA e SistemaAmbiente e di chiedere il recesso, non abbia ricadute pesanti sul Comune e sui cittadini di Fiume Veneto. Sarebbe certamente un fatto molto grave. Aspettiamo quindi di conoscere l'esito del ricorso presentato da LTA e se sarà dimostrato che gli atti approvati dal Comune di Fiume Veneto nei tre consigli comunali del 19/9, 30/9 e 16/10 sono illegittimi.
In ogni caso quello che ci amareggia una volta di più è l'atteggiamento di costante disprezzo per il dialogo e chiusura portato avanti dal Sindaco Vaccher. Su una questione così importante e complessa era certamente necessario un confronto ampio e approfondito che ancora una volta è totalmente mancato nei fatti e per precisa volontà.
Il prossimo Sindaco di Fiume Veneto dovrà essere una persona che abbia il coraggio di affrontare le questioni fondamentali con responsabilità e apertura, senza avere paura di confrontarsi, di dialogare in modo utile e competente, anche carte alla mano, in consiglio comunale, con i comitati, con i cittadini, con gli altri soggetti istituzionali, dovunque sia necessario agire per l'interesse di Fiume Veneto."

Questa proposta di REVOCA della delibera ci fa molto preoccupare, come Partito Democratico e Fiume Futura, e conferma i "dubbi" che avevamo su questa battaglia politica a tutto danno dei cittadini fiumani... e che avremo modo di raccontare nei dettagli e dal nostro punto di vista nei prossimi giorni.

mercoledì 6 marzo 2019

tra Primarie, bandiere e rinnovi

Anche a Fiume Veneto si conferma la numerosa e gioiosa partecipazione alle primarie di domenica scorsa, per scegliere il nuovo segretario del Partito Democratico.

"Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e che hanno reso possibile lo svolgimento di questa giornata di vera consultazione democratica -  sottolinea Giulio Pighin, segretario da poco riconfermato alla guida circolo PD di Fiume Veneto - tante persone, 214 in tutto, con un'affluenza maggiore di circa il 10% rispetto alle primarie del 2017, sono venute al seggio per dare un segnale forte, per far capire che la democrazia non arretra, che c'è forte preoccupazione per la recessione e la deriva economica causata dal governo giallo-verde. Il risultato è in linea con il dato nazionale, Zingaretti (67%) Martina (16%), Giachetti (15%)." 

Ha riscosso successo anche l'iniziativa "adotta la bandiera europea": molti votanti hanno prenotato la bandiera blu dell'Unione Europea da far sventolare sui balconi e giardini: "una bandiera blu contro le bandiere nere dei pirati che vogliono assaltare l'Europa, snaturarla, disgregarla, depotenziarla, dimenticando i 70 anni di pace e di crescita che ci ha portato quell'avvicinamento reciproco di popoli" - conclude Pighin - "ora abbiamo centrato il risultato di eleggere il segretario nazionale in un modo veramente "democratico", perchè indicato da persone vere (e non da una società privata o in stanze oscure) che si sono recate al seggio in una bella giornata di sole e tangibile democrazia."

Il Circolo di Fiume Veneto, composto da una cinquantina di tesserati, ha da poche settimane riconfermato il segretario uscente Giulio Pighin anche per il prossimo quinquennio, che sarà affiancato dal nuovo Presidente dell'assemblea locale Giovanni Palmeri e dal tesoriere Paolo Gorgatti.
Una rinnovata Segretaria che, insieme ai Consiglieri Comunali e ad un impegnato Direttivo interno, ha in programma di iniziare a lavorare da subito alla campagna per le Elezioni Europee (ndr. del 26 maggio).

A livello locale, invece, rimane molto alta l'attenzione su tutti i nodi critici ancora irrisolti (traffico, pianificazione, gestione acque, regolamentazione, isola del Fiume, servizi alle famiglie e ai più deboli) come sui problemi più quotidiani e circoscritti, spesso segnalati dai cittadini, e -in teoria- più facilmente risolvibili dall'attuale Amministrazione a trazione leghista.

venerdì 22 febbraio 2019

anche a Fiume Veneto... Primarie

Forse oramai ci siamo un po' abituati a tutto questo, alle candidature presentate e poi ritirate, alle tattiche ed ai programmi tutti simili, ai confronti pacati come alle schermaglie, alle votazioni intermedie, ... tanto che veniamo pure presi in giro dagli altri partiti, siano essi eterodiretti o teocratici, per l'impegno che mettiamo nell'organizzare le Primarie.

Nell'Italia sovranista, che usa le parole "popolo sovrano" in qualunque discorso (dando per scontata anche la triade di aggettivi italiano-bianco-cattolico), le Primarie sono un vero strumento di selezione della classe politica, il cui svolgimento alla luce del sole, certamente farraginoso e ridondante in taluni casi, permette a tutti di valutare il processo di scelta dei candidati.

Non così chiari sono invece i percorsi che individuano candidati e leader attraverso una rete opaca, piattaforme chiuse e piene di bug, senza validazioni terze né controlli incrociati di dati e risultati.
Questo quando va bene.
Quando va meno bene abbiamo partiti "teocratici", capeggiati da leader scelti da una cerchia ristretta, per motivi che al "poppolo" non è dato sapere, ma che si possono ben immaginare.

Insegnare al Partito Democratico l'abc della democrazia interna è diventato uno sport nazionale, nella Nazione del calcio, che non è riuscita manco a qualificarsi per i mondiali di calcio, pur avendo 60 milioni di commissari tecnici.

Milioni di italiani hanno votato negli ultimi vent'anni alle Primarie, siano stati di sinistra, che di centro, come pure -molti- di destra (magari solo per il gusto di provare, visto che mai un grande partito di destra ha scelto con votazioni democratiche il proprio leader).
Scegliere un leader, anche senza avere la tessera, è il desiderio che il Partito Democratico, e più in generale la sinistra italiana, ha reso realtà con le Primarie.

E noi continuiamo orgogliosamente su questa strada, aperta a tutti, diritta, senza ombre o trappole.






martedì 12 febbraio 2019

Politiche deboli contro problemi forti

In questi giorni abbiamo a che fare con altre due iniziative "pescate" dal programma-fiume con cui questa amministrazione si è presentata ai cittadini del nostro Comune; iniziative la cui gestione pratica lascia trasparire quanta poca programmazione e poca visione a lungo termine ci sia dietro a queste scelte, che sembrano di poco conto, ma sono indirizzate verso le fasce più deboli e in continua crescita.
Questi spot post-elettorali dimostreranno presto la loro inefficacia, se non saranno seguiti da una politica sociale seria, strutturata e condivisa con tutti gli attori che quotidianamente lavorano per e con i cittadini che più hanno bisogno di aiuto da parte della comunità in cui vivono. 
"Riscoprirsi Comunità" è un nobile obiettivo, prima che una frase ad effetto; obiettivo che difficilmente potrà essere raggiunto senza aver prima compreso l'importanza della condivisione degli obiettivi e del confronto vero tra i cittadini.


SI PUÒ FARE DI PIÙ SU LUDOPATIE

Fiume Veneto è uno dei comuni con il maggior numero di sale slot e di conseguenza, con uno dei più alti valori di giocate pro-capite: la dipendenza da gioco “rovina” economicamente e socialmente sempre più persone che perdono ingenti somme e anche i legami familiari con danni gravissimi. 

“Proprio su questo tema l’associazione Officine 9 aveva organizzato a giugno 2017 l’incontro “Giocarsi la vita. Famiglie e istituzioni contro il gioco d’azzardo patologico” - ricorda Annalisa Parpinelli in quell'occasione moderatrice della serata – positiva l’ordinanza del Sindaco Canton sulla limitazione degli orari di apertura di sale slot, che entrerà i vigore tra 60 giorni, ma bisogna fare molto di più
Per combattere un fenomeno tanto insidioso occorre dedicare energie e risorse all'informazione, attraverso canali diversi, come i medici di famiglia e le scuole. E tenere alta l’attenzione insieme alle realtà associative ed educative, importando buone pratiche dai comuni vicini. Serve una grande mobilitazione - conclude Parpinelli – ci aspettiamo dall'Amministrazione coinvolgimento e un vero piano di azione”.


SI PUÒ FARE DI PIÙ PER L'INCLUSIONE SOCIALE

“Nell'ultimo Consiglio Comunale abbiamo manifestato la nostra delusione per lo spostamento dell’iniziativa Centrotavola, ospitata finora nell'ex casa anziani - ribadisce Parpinelli capogruppo di Fiume Futura – valido il progetto che unisce più obiettivi: evitare lo spreco di cibo e far sentire parte di una comunità persone che rischiano di essere sole
La Parrocchia ha dimostrato generosità ed esprimiamo gratitudine per la scelta di ospitare l’iniziativa nei suoi locali. È stato invece poco coraggioso da parte della Maggioranza rinunciare ad ospitare Centrotavola in spazi pubblici, ed è grave che non abbia parlato della messa in sicurezza dell'ex casa anziani: questo sì un intervento urgente, non certo il ponte sul Mortol...”.

sabato 9 febbraio 2019

Isola del Fiume, qualcosa si muove...

In quei pochi giorni tra i le feste natalizie e il Capodanno appena passato - giorni pigri e assonnati tra un cenone e l'altro - si è rimesso in moto dal nulla (secondo fonti disattente) il progetto "isola del Fiume".

Erano passati passati oramai una quindicina d'anni da quell'operazione che era sfociata in un "unicum" fiumano: un concorso internazionale di idee per la ristrutturazione dell'area dell'ex-cotonificio, cuore (oramai immobile) dell'industrializzazione fiumana e non solo. Poi tutto fermo per anni. Ma questo Natale il "cuore" ha ricominciato a battere, e lo ha fatto proprio durante il sonnacchioso Consiglio Comunale del 27 dicembre (e non si dica che i politici sono sempre in vacanza!).

Una votazione all'unanimità che -seppure con molti "condizionali" soprattutto negli interventi di voto di PD e Fiume Futura- ha approvato l'avvio dell'iter della Variante al Piano Regolatore, che andrà a definire che cosa accadrà (cosa si costruirà) nei prossimi anni all'interno dell'isola del Fiume.

Ma quest'improvvisa accelerata natalizia unita all'assenza totale di una discussione/condivisione preliminare, non dico con la cittadinanza, ma neppure con i "portatori di interessi" (commercianti, professionisti, rappresentanti di categoria, "vicini di casa" ...) sta già creando malumore in paese. 
Un malumore destato da preoccupazioni più o meno motivate, invidie, ignoranza o mancanza di informazioni complete... soprattutto da chi è molto che spera in una rinascita del nostro paese, dopo le "mazzate" degli ultimi lustri.

Ma c'è anche unanimità positiva, nei discorsi di quei fiumani (ancora pochi) che hanno sentito riparlare dell'operazione "isola del Fiume", e si riscontra nella assoluta necessità di intervenire in un luogo tanto simbolico quanto abbandonato del nostro territorio: questa sarebbe un'occasione preziosissima di compartecipazione e di condivisione di un cambiamento che potrà influenzare fortemente il futuro di Fiume Veneto... nel bene o nel male!

Ma ad oggi poco o nulla trapela. E' ovviamente un'operazione privata, MA con fortissime ricadute sul centro del nostro territorio, su una viabilità pubblica già problematica, su popolazione molto eterogenea... e per molti anni a venire. A Fiume Veneto, più che a Pordenone o Cordenons, è veramente vicino il momento della riconversione delle grandi industrie ottocentesche del cotone.

E qui Privato ed Amministrazione potranno andare avanti in due modi: 
  • il primo, dialogando tra loro per portare ognuno più acqua possibile al proprio mulino (ndr, per chi non lo sapesse il primo passo dell'operazione si è quasi concluso, con demolizione dell'antico Mulino di Borgo Venezia e la sua ricostruzione con destinazione uffici
  • il secondo, coinvolgendo i cittadini più interessati, in una discussione più aperta in grado di spiegare l'intero progetto (dentro e fuori dell'isola), sapendo raccogliere e recepire le indicazioni e i consigli che arrivano da coloro che hanno vissuto e vivranno il centro di Fiume Veneto.
E' una occasione troppo importante da sprecare per il nostro paese di Fiume Veneto, che potrà essere motore di un cambiamento positivo (più attività commerciali, più servizi pubblici e privati ai cittadini, più bellezza e recupero della nostra storia, ...) oppure l'ennesima grana da gestire dopo l'epoca dei centri commerciali (con indotto di traffico, chiusura di negozi, inquinamento,...) e della delocalizzazione (capannoni abbandonati, fallimenti, disoccupazione,...).