venerdì 3 gennaio 2014

assalto all'Isola del Cotonificio

Mentre la gente è impegnata nel festeggiare il Natale ed il nuovo anno che inizia, anche a Fiume come a Roma, si compie un mezzo assalto alla diligenza, non tanto economico, quanto urbanistico.

Ogni comunità ha il suo luogo simbolo, la sua piazza, il suo palazzo, il suo mercato,.. il suo cuore pulsante.

A Fiume Veneto, a mio parere, questo luogo-simbolo è l'Isola del Cotonificio. E' intorno a lei che il nostro paese è diventato "complesso" ed articolato.

Intorno al monastero di Fiume Piccolo e in Tavella sono nate le prime comunità -ci hanno insegnato alle elementari- ma è intorno alla fabbrica ottocentesca che è iniziata la complessa storia moderna. Elettricità, asilo, scuole, colonia, servizi pubblici sono arrivati a Fiume prima che in altri paesi, grazie a questa realtà industriale.

Con l'articolo del Messaggero comparso subito dopo Natale, il PD ha voluto mettere a conoscenza la popolazione della propria contrarietà al
progetto (se di vero e proprio progetto stiamo parlando) di costruire un ponte automobilistico tra piazzetta Castelsarrasin e l'Isola del Cotonificio.

Di cosa stiamo parlando? Quale è l'obiettivo di questa Variante al Piano Regolatore?
Non vogliamo più coinvolgere i cittadini in un processo progettuale serio e condiviso?

Nel 2004 è stato indetto un concorso internazionale su iniziativa
dei proprietari dell'Isola (Spagnol-Roncadin), che ha fatto emergere idee nuove ed innovative su come "utilizzare" al meglio un'area fortemente impregnata di storie e molto complessa da gestire nel suo insieme.

Tutte quelle idee purtroppo, ad oggi, non sono germogliate e addirittura se le rileggessimo oggi, forse, la maggior parte di esse sarebbe già obsoleta. Ma quello che ci è parso fondamentale è che il privato ed il pubblico avevano iniziato allora a dialogare tra loro e con la popolazione circa il futuro di questa area baricentrica del Comune di Fiume Veneto.

Al di là delle proposte fatte e degli attori impegnati, era il modello di compartecipazione/condivisione delle scelte e di ricerca di nuove e moderne soluzioni che ci interessava e che ancora oggi ci interessa.
Ma dal 2004, per alterne vicende e motivazioni, nulla più si è mosso, se escludiamo qualche exploit pre-elettorale, e il Cotonificio sta letteralmente cadendo a pezzi.

Perchè oggi l'Amministrazione non vuole riprendere con serietà il solco tracciato da quella esperienza? Perchè non vuole riaprire un dialogo con i cittadini, prima di prendere nella confusione prenatalizia decisioni molto discutibili, armi a doppio taglio per scelte future?

Noi ci siamo e siamo disponibili a discutere dei futuri sviluppi dell'Isola del Cotonificio, nella speranza che questo 2014 sia un anno di nuova ripresa e di superamento di questa crisi che molti danni ha prodotto nel nostro territorio. Anche questo progetto urbanistico potrebbe essere occasione di vera crescita per la nostra comunità.

L'Isola deve essere nuovo motore per uno sviluppo moderno ed eco-compatibile del nostro Comune, non ennesima occasione per sfortunate speculazioni edilizie.

Buon 2014!