mercoledì 20 settembre 2017

Acqua: la fusione LTA e il NO acchiappaconsensi

E’ uno NO molto “furbo” quello del Sindaco Vaccher alla fusione tra Livenza Tagliamento Acque (LTA) e Sistema Ambiente. Un NO che arriva molto tardi, quando praticamente tutti gli altri Comuni coinvolti si sono già espressi per il SI', dando di fatto  il via-libera all'operazione di fusione. 
Un NO che non entra assolutamente nel merito della complessa operazione societaria intrapresa dai due piccoli Gestori, che ha l’obiettivo di costituire un soggetto pubblico -a servizio dei Comuni soci- più forte e competitivocon maggiori sinergie, potenzialità ed economie di scala. Un Gestore (pubblico) forte che possa confrontarsi alla pari con le grandi S.P.A. (private) del settore multiservizi.

Occorrerebbe spiegare a cittadini (oltre che alle imprese del territorio e ai soci vicini): perchè si vuole uscire da LTA per andare dove, con quale altro Gestore? E con quali tariffe e costi per gli utenti? 

LTA, negli anni, ha realizzato opere che andranno monetizzate e un programma di interventi sulla depurazione e sulle fognature molto importante. Un piano trentennale che prevede investimenti ingenti sul territorio del Comune di Fiume Veneto, un piano tra l'altro già approvato dal CATOI (l'ente formato dai sindaci, che dovrebbe controllare e guidare l'operato di LTA).

Su questi lavori programmati e indispensabili pende inoltre una infrazione europea, una multa da milioni di euro che richiede appunto grandi investimenti in fognature e depuratori. Questo ipotetico nuovo Gestore si farà carico anche di questo? 

A queste domande precise, poste dal gruppo consigliare PD durante il consiglio comunale di ieri, il Sindaco nè alcuno degli Assessori ha dato risposta.

“Così proprio non va’ –commenta il capogruppo Loris Padoani- un tema di questa portata e delicatezza va affrontato con i dovuti approfondimenti e il necessario coinvolgimento di tutto il Consiglio Comunale, come hanno fatto in negli altri Comuni interessati dalla fusione delle due società.
Da parte nostra auspichiamo che si lavori insieme e fin da subito ad una fusione ulteriore, che possa allargarsi anche a Hydrogea, per avere un soggetto a controllo ed indirizzo pubblico (ma che opera con gli strumenti più flessibili dell'impresa privata) ancora più grande e competitivo su un mercato che si dovrà confrontare prima o poi con le grandi multinazionali del settore, spesso totalmente straniere.

Come Partito Democratico di Fiume Veneto siamo però anche disponibili a valutare strade alternative per la gestione del sistema integrato delle acque del nostro Comune. Dovremmo però arrivarci dopo valutazioni oggettive e strategiche, che coinvolgano veramente tutte le rappresentanze dei cittadini."

Una Amministrazione seria deve saper trovare una soluzione che consenta di mantenere tariffe giuste e commisurate non solo ai servizi di oggi ma anche agli investimenti di domani. 
Si deve confermare o scegliere un Gestore che fornisca servizi migliorativi, rispetto al passato, per la cittadinanza e farlo con serietà, trasparenza e valutando attentamente dati, costi e programmi.

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