lunedì 24 giugno 2013

una promessa: più cavalcavia per tutti!

Sta assumendo i classici contorni della "commedia all'italiana" anche questa nuova-vecchia storia del Cavalcavia "Osso-di-Cane".

Questo ennesimo articolo sulla stampa locale, che si mette di traverso a quello del giorno precedente e alla decina di interviste, idee, raccolte di firme... contribuisce a rendere commedia quello che dovrebbe essere politica seria ed attenta alle esigenze dei cittadini.

Senza alimentare inutili e ridondanti polemiche, segnaliamo che principalmente due sono le strade possibili, a parte la terza che consiste nel non interessarsi al problema:

  1. spendere 3-4 milioni di euro (perchè è di questa cifra che occorre parlare in casi come questi), destinati tradizionalmente a raddoppiare per un cavalcavia destinato ad accorciare 2 km di strada verso Pordenone a 100-150 persone;
  2. trovare insieme una soluzione a basso costo, trovando nelle infrastrutture esistenti  (pur nuove e mal concepite - visti i risultati) con modifiche contenute, una soluzione ragionevole che consenta al contenutissimo traffico locale o almeno a quello ciclo-pedonale di attraversare in sicurezza il nodo viario venutosi a creare in zona Ponte Meduna.
La Politica dovrebbe evitare errori clamorosi come le scelte urbanistiche approssimative cche hanno per ora costretto a questo "isolamento viario" la piccola comunità di Ponte Meduna... o quantomeno l'amministrazione pubblica ora dovrebbe impegnarsi a risolvere nella maniera più efficace la questione.

Evitando gli scaricabarili e i veti incrociati, ci si dovrebbe soffermare sulla pubblica utilità delle opere così importanti e impattanti. 
Occorrerebbe chiedersi anche quale è il costo che la comunità -in un periodo di forte crisi dei conti pubblici- deve accollarsi in questo caso per semplificare la vita di un centinaio di persone.... 1-2-3-4 milioni di euro?  ... o di più ancora, per una piccola comunità che conta già 2 fazioni avverse, comitati pro e contro il cavalcavia che purtroppo, come spesso accade, forse nascondono altri interessi o ruggini anche dietro al semplice slogan che difendono.