martedì 23 dicembre 2014

un anno è passato

Si sta chiudendo, tra notizie dissonanti, questo difficile anno 2014, che molti speravano fosse quello della "ripresa", dell'inversione di marcia di un'economia e di una società estremamente instabili.

Tra 2 giorni è Natale, ma le cattive notizie incombono su tutti i fronti. Il mondo a noi vicino, quello Europeo e Mediterraneo, sta vivendo quello che -almeno ufficialmente- è il più lungo periodo senza guerre della storia conosciuta e documentata... anche se spesso la nostra impressione è completamente diversa.

Quanto alla nostra Italia la situazione non sembra molto più rassicurante. Sarebbe molto, troppo semplice fare un elenco di cosa non è cambiato o di cosa è peggiorato nell'ultimo anno. Ma questo mestiere lo lasciamo ai giornalisti professionisti.

Dal nostro piccolo osservatorio, politicamente partigiano, possiamo solo augurarci che quei germogli di novità che si sono visti nell'ultimo anno possano svilupparsi in qualche modo e portare nuove foglie e nuovi frutti (commestibili, non velenosi).

Ancora più nel piccolo della comunità che conosciamo, facciamo invece un augurio a tutti, politici, amministratori e semplici cittadini, perchè si provi a guardare con speranza il "bicchiere mezzo pieno" che spesso non vogliamo vedere.

Siamo ancora una comunità che può aiutarsi in un momento non facile, che può darsi una mano per affrontare insieme le sfide, per impedire a chi è in difficoltà di scendere ancora più a fondo.

E con questa semplice speranza, questa richiesta di essere sempre attenti a ciò che accade intorno a noi e non lasciarci anestetizzare dall'indifferenza, che auguriamo a tutti un Buon Natale e un Buon 2015!

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