lunedì 15 dicembre 2014

il sottile ricatto (in nome del lavoro)

Forse pensavano che nessuno avrebbe pronunciato una sola parola contro questa coraggiosa scelta imprenditoriale in questo periodo di crisi... e che in nome di nuovi posti di lavoro tutto sarebbe stato concesso con uno smagliante sorriso... ma non è stato così.

Si riunirà a breve, su pressante richiesta delle opposizioni, la commissione edilizia comunale per dibattere sul tema caldo della sempre più discussa variante al piano regolatore che, una volta adottata, permetterà di trasformare un terreno a destinazione residenziale in industriale. 

La variante al piano, richiesta da una azienda locale in rapida espansione sul mercato internazionale grazie ad una grossa commessa, non è la prima ma l'ennesima occasione di ampliamento degli spazi produttivi di questa azienda.

L'argomento non è semplice da affrontare, perchè va a toccare due necessità importanti per la popolazione: da una parte la necessità di lavorare e dall'altra quella di vivere in tranquillità e sicurezza.

Schierarsi a priori contro o a favore di questa modifica al Piano Regolatore, che pur datato e spesso inadeguato rimane l'unico strumento a dare ordine ad un territorio troppo frammentato, non fa parte della cultura politica del Partito Democratico. 

Quello che però chiediamo anche noi a questa Amministrazione è una vera riflessione, seppure tardiva, che spieghi e dimostri -anche in questo caso- che dietro a questa
decisione non ci sia l'oscura mano dell'interesse privato (come potrebbe apparire) ma una visione politica ampia, che tenga conto delle esigenze presenti e future della comunità.

Di fronte a zone industriali piene di capannoni vuoti, di fronte ad una azienda che con cadenza chiede ed ottiene, di fronte a nuovi posti di lavoro, di fronte a comitati che vogliono difendere la quiete di una zona votata all'agricoltura e alla residenza... sono d'obbligo riflessioni complesse e ben più pesate!

Non è sufficiente leggere frettolosamente proclami che paiono dettati, di fronte ad una platea che pretende risposte serie e chiare. 
Non è sufficiente una pacca sulla spalla e un "volemose bene" per modificare un territorio per sempre.
Non è sufficiente che l'oste dica che il vino è buono per rassicurare una comunità preoccupata sui rumori, sul traffico e sui problemi che sicuramente sorgeranno.

Caro Sindaco, alla prossima richiesta di ampliamento produttivo in zona residenziale cosa risponderai? 

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