venerdì 19 gennaio 2018

Vaccher lascia... poco o nulla

Durante il consiglio comunale di ieri sera, il Sindaco Vaccher ha finalmente esternato la sua volontà di correre per il Consiglio Regionale, rassegnando le dimissioni da sindaco, come prevede la Legge. Correrà a supporto dell'imprenditore Bini e della sua lista di centrodestra.

Lasciando l'incarico ha indicato come suo degno successore l'assessore al Bilancio, Manuel Giacomazzi, oltre che consegnare la gestione ordinaria per i prossimi 3 mesi al vicesindaco Simonin. 

Si concludono così 5 anni di pigra amministrazione, che "non ga fat nè ben ne mal" dicono molti in paese, e che "non ga fat dani grosi, almanco quel..." aggiungono.

Ma noi, forse più addentro alle dinamiche politiche abbiamo letto in questi anni, una incapacità di visione dinamica per Fiume Veneto con una scarsa programmazione e nessun lavoro condiviso sui temi più importanti (viabilità, acqua, problemi sociali, gestione territorio)

"Una Amministrazione che è arrivata sempre in affanno su molte scadenze: basti ricordare l'ultima vicenda dell'uscita "a sorpresa" da LTA, con relativo ricorso al TAR di quest'ultima  – sottolinea il capogruppo PD Loris Padoani, insieme ai consiglieri Stefania De Tina e Paolo Gorgatti – Persino l'unico importante risultato ottenuto sul filone dell'edilizia scolastica è stato reso possibile grazie ad una prima richiesta effettuata nel 2012 dal Commissario (arrivato dopo la caduta della Giunta Cella, ndr) e dalla tempestività e fattiva collaborazione della Giunta Regionale guidata da Serracchiani e Bolzonello, che ha convogliato investimenti cospicui per le scuole del nostro Comune. Non dimentichiamolo!

Tracciando un bilancio a margine dell'ultimo Consiglio Comunale, si conferma un metodo di lavoro poco produttivo anche pensando al Piano del Traffico, annunciato e ancora mai pervenuto, oltre alla già citata scelta di uscire da Livenza Tagliamento Acque per entrare in Hydrogea, vicenda che speriamo non si trasformi in un boomerang per la prossima amministrazione e in un'eredità pesante per i cittadini fiumani: ad oggi l'unica cosa certa sono gli oltre 7000 euro già accantonati come spese legali per rispondere al ricorso al TAR.

"Lentezza e poca convinzione - continua Padoani - anche sulla importante questione del contrasto alle ludopatie: non dimentichiamo che la delibera di ieri sera, approvata all'unanimità, arriva dopo dopo la mozione del PD del 2014 e un'azione da parte dell'amministrazione svoltasi al rallentatore, che ha dovuto essere costantemente stimolata.

Determinante in questo senso è stato l'incontro organizzato a giugno dall'Associazione Culturale "Officine9", che ha mostrato numeri drammatici, poi ripresi anche ultimamente dalla stampa locale. Per anni il PD ha cercato di far comprendere che anche a Fiume Veneto esiste questo problema sociale, e che va ad interessare categorie deboli e spesso già affette da altre problematiche. Ma ad oggi mancano ancora interventi di formazione ed educazione. 

Padoani infine sottolinea: "Stiamo dialogando efficacemente con realtà Civiche per proporre a breve un Candidato Sindaco e una squadra competenti, che portino un decisivo cambio di passo e mettano in rete le migliori esperienze che quotidianamente il nostro ricco territorio offre. Stiamo lavorando per costruire un fronte largo, che lavori energicamente e bene, nell'interesse di tutti i cittadini. A breve pensiamo di poter dare delle indicazioni precise ai nostri cittadini."


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