giovedì 12 dicembre 2013

risposte che fanno... acqua

Il problema dell'acqua è stato messo al centro del Consiglio Comunale Aperto in cui anche i cittadini potevano intervenire, indetto il 9 dicembre scorso.
Le opposizioni hanno richiesto questo Consiglio Straordinario a causa dei malumori crescenti riguardo i costi tariffari dell'acqua (prelievo, scarico fognario e depurazione) e per cercare di fare chiarezza.
Dopo il passaggio del servizio, due anni fa, al Consorzio Basso Livenza le bollette dell'acqua sono molto rincarate e i cittadini di Fiume Veneto  pagano, a seconda di dove si trovano, bollette molto diverse. Inoltre è mancata la necessaria comunicazione ai cittadini per spiegare il passaggio.
Il gruppo consiliare Pd insieme con le altre opposizioni hanno inteso opportuno indire un consiglio comunale aperto dedicato a questo spinoso tema con l'obiettivo di fare finalmente chiarezza.


Alla serata hanno partecipato anche l''ing. De Carlo, direttore generale del consorzio Acquedotto del Basso Livenza (ABL) la società per azioni che gestisce il ciclo integrato delle acque in 19 comuni di Veneto e Friuli tra cui Fiume Veneto  e il Sindaco di Chions Santin, presidente dell'Ambito Territoriale Ottimale (ATO).
L'ing. De Carlo ha chiarito che la bolletta dell'acqua è in linea con la normativa e che i costi sono sottoposti alle autorità di controllo e pertanto risultano corretti.Il punto principale chiarito è che d'ora in poi gli investimenti per infrastrutture dovranno essere raccolti con il canone e questo spiega l'improvviso aumento da 3 anni a questa parte.

Durante l'introduzione sono stati chiariti vari aspetti tecnici riguardo le bollette: per questi argomenti invitiamo chi avesse dubbi o problemi con le fatture dell'Acquedotto del Basso Livenza a contattare direttamente i Consiglieri del PD.

All'inizio del dibattito il nostro Consigliere Loris Padoani ha evidenziato alcuni punti riguardanti la gestione del servizio idrico a Fiume Veneto:

  • l'Amministrazione e il Consorzio hanno sottolineato che l'acqua è un bene primario, e che distribuzione, depurazione e tutti i servizi connessi vanno pagati, e che fino ad ora li abbiamo pagati troppo poco. Premessa condivisibile peccato che in Italia abbiamo anche i peggiori servizi d'Europa!
  • L'Italia paga un ritardo ventennale nella gestione dei servizi idrici, basti ricordare che la legge Galli (che ha introdotto il concetto di servizio idrico integrato) è del 1994. A questo si aggiunga che si spendono più soldi per pagare le multe delle infrazioni comunitarie che in investimenti nel settore; tra l'altro i proventi dalle tasse "ambientali" vengono solo in minima parte reinvestiti nel settore stesso.
  • a livello locale: positivi i lavori di adeguamento dell'impianto di depurazione di via Tavella, che però in realtà rappresentano un intervento di tipo “secondario” che ci viene imposto da oltre 10 anni, mentre ora per l’UE dobbiamo addirittura passare a trattamenti definiti “terziari”. Finora poi abbiamo pagato per il solo servizio di trattamento “primario” (che fondamentalmente è poco più di un classico trattamento Imhoff, con resa depurativa praticamente identica a quella che si può ottenere autonomamente con la propria vasca Imhoff e condensagrassi, posate nelle nostre case a nostro carico).
  • Inoltre viene dichiarato che il depuratore in Tavella “lavora male” perché arrivano troppe acque dai pozzi artesiani della zona, che diluiscono gli scarichi fin quasi a farli rientrare nei limiti. Le soluzioni sono due: o si sceglie di far mettere delle valvole su tutti i pozzi (senza chiuderli) o si continuano a sperperare migliaia di euro in energia e manutenzione per i motori del depuratore, che non possono fare il lavoro per cui sono progettati. Bisogna perciò per prima cosa mappare e chiudere i pozzi abbandonati, educare poi la cittadinanza a strozzare le valvole dei pozzi attivi (sfatando le leggende metropolitane per cui si seccano le pompe strozzandone il flusso).
  • Ma c’è un altro fatto che ci fa ancora di più indignare: dato il notevole flusso di acque in arrivo all'impianto di depurazione di Tavella, una grossa parte deve necessariamente essere scaricata direttamente nel fiume Fiume. Pertanto, la parte di popolazione che conferisce gli scarichi a questo depuratore paga per un Servizio che ottiene solo in maniera parziale e senza risolvere il grande problema ambientale di avere comunque i fiumi usati come collettore fognario finale. “Diluire” non significa “Depurare” le acque dalle sostanze inquinanti. I cittadini del Comune pagano così per un servizio che, di fatto, non hanno e, comunque, subiscono l'inquinamento prodotto da quella parte di popolazione che non è servita da nessun depuratore!
  • Sì, perché la depurazione delle acque ha un grave limite a Fiume Veneto: gli abitanti che usufruiscono di un depuratore sono circa 5.000, a fronte di una popolazione di oltre 11.000 abitanti.
LA MANCANZA DI INFORMAZIONI

LE TARIFFE AUMENTANO
  • La popolazione si lamenta soprattutto per l'aumento delle tariffe.
Il direttore dell'Acquedotto del Basso Livenza ha chiarito esaurientemente le ragioni dell'aumento, in principal modo causato dalla necessità, imposta dalla normativa, di raccogliere autonomamente i fondi necessari per gli investimenti su fognatura e depurazione.
E su questo punto c'è stato il primo grosso deficit da parte di questa e della precedente amministrazione, ovvero…

I CONTATORI, QUESTI SCONOSCIUTI....
  • Con le nuove bollette si sono avuti raddoppi degli importi, senza la necessaria chiarezza sulle motivazioni di tali aumenti.
Il volume d'acqua su cui si paga l'importo è di 200 litri/giorno per persona (grandi e piccoli, 365gg su 365). Tale valore è imposto sì da una Legge Regionale, ma compito del Consorzio ABL e del Comune era fare chiarezza su modalità, vantaggi e costi dell'installazione del famigerato “Contatore”. Infatti nella realtà, una persona che passa parte della giornata al lavoro o a scuola non può certo consumare un volume così alto d’acqua. Fino ad ora ABL forniva indicazioni poco chiare e poco utili riguardo al Contatore: abbiamo appreso stasera con soddisfazione che d'ora in poi sarà il Consorzio a fornire, su richiesta e gratuitamente, i contatori.

LE ANALISI CHE LATITANO
  • si è capito che il servizio fornito da ABL è attivo dal 01/01/11, ma deve essere costantemente monitorato e controllato dal Comune. Allo stato attuale non si ha ancora disponibilità delle analisi delle acque depurate. Questi dati i consiglieri PD li avevano già richiesti all'assessore Prosser, da cui però non abbiamo mai avuto nessuna risposta scritta, salvo un informale: “le metteremo sul sito”.
A tutt'oggi stiamo ancora aspettando.
Le analisi dell’acqua potabile invece sono sì disponibili sul sito dell'ABL… o meglio, ne è consultabile solo una, ma che non riporta nemmeno la data.

IL SERVIZIO CHE PAGHIAMO È EFFICIENTE O NO?
  • L'Amministrazione comincia a rendersi conto del problema che serpeggia fra i cittadini, solo dopo che le opposizioni in modo unitario hanno richiesto questo Consiglio Comunale Aperto.
Allora in fretta e furia ha organizzato degli incontri per il pubblico con Consorzio ABL: peccato che ad alcuni cittadini il volantino è arrivato dopo lo svolgimento delle serate informative, che ai consiglieri non è stata data nessuna comunicazione, che i manifesti sono comparsi solo il giorno prima… insomma è proprio il caso di dirlo: ...la Giunta frettolosa fece i gattini ciechi.
  • In precedenza, durante il Consiglio del 18 novembre scorso, abbiamo ricevuto risposte assolutamente carenti all’interrogazione presentata.
Si parlava solamente degli obblighi di legge e pertanto si indicava come “programmazione” la definizione degli agglomerati urbani, senza specificare che per quelli sopra i 2.000 AE (abitanti equivalenti) dovrà essere realizzato un depuratore. Si parlava vagamente di pianificare le opere di realizzazione di fognature e depurazione, ma senza dare un arco temporale definito.
Delle altre nostre richieste e degli obiettivi di qualità da raggiungere… non ci è dato sapere.
  • Ricordiamo poi, che i nostri concittadini sono sempre stati attenti e partecipi quando si sono organizzati incontri sui vari temi del “risparmio”.
E facciamo riferimento, per esempio, alla serata sul Risparmio Energetico nelle Abitazioni, organizzata dall'associazione Officina Flumen, che ebbe un notevole seguito e produsse un'interessante pubblicazione.
Consigliamo vivamente all'Amministrazione di farsi promotrice di iniziative analoghe, ben strutturate e capillari!
  • Segnaliamo infine che il gestore stesso, Consorzio ABL, ha tutto l’interesse a collaborare per il risparmio, con azioni concrete come la distribuzione gratuita dei riduttori di flusso per i tutti i rubinetti dei cittadini, per iniziare da subito a ridurre i volumi d'acqua su cui deve effettuare la gestione/depurazione.
  • Forse pagheremmo più volentieri la Tariffa, se ci fosse chiarezza sugli interventi e sulle date, e non fosse solo una mera dichiarazione d'intenti.
Oggi, a fronte dei rincari c'è solo uno pseudo piano-trentennale di lavori di adeguamento dei depuratori e delle fognature SENZA DATE CERTE e SENZA PRORITÀ riguardanti il nostro Comune.
  • Molte delle polemiche sorte negli ultimi tempi si sarebbero sopite, se si fosse fatta chiarezza sulla difformità di trattamento tra chi ha il miniacquedotto (nuove lottizzazioni) e chi ha il pozzo artesiano, su chi paga la depurazione e chi no… ma ABL non da notizie nella bolletta (come avviene invece per luce e gas) e non ha nemmeno un periodico informativo come invece Ambiente e Servizi.
Attualmente i cittadini del nostro Comune ricevono bollette differenti e non confrontabili tra loro, che ingenerano continui equivoci e fraintendimenti.
  • Sarà quindi assolutamente opportuno che il Sindaco e la sua Giunta propongano soluzioni a questo vuoto informativo e che chiariscano gli interventi di sviluppo della rete fognaria e delle infrastrutture connesse, previste nel nostro territorio.
INTERVENTI DEI CITTADINI
Nel corso del dibattito vi sono stati poi gli interventi da parte dei cittadini presenti alla serata.
In particolare vanno segnalati quello del comitato AQUA & AQUA che raccoglie i cittadini della zona di via Braida, che ha posto alcune domande (clicca per leggere l'interrogazione del Comitato).
Sindaco e ABL si sono riservati del tempo per rispondere in forma scritta, non appena disponibili pubblicheremo anche le risposte.

Alcuni cittadini di Cimpello poi hanno portato a conoscenza di un problema riguardante un miniacquedotto che ha già il contatore ma che paga ugualmente la tariffa piena dei 200 l/g. Questi hanno richiesto la possibilità di gestire autonomamente i reflui: anche a questi, dopo le verifiche da parte di ABL, sarà data risposta in un secondo tempo.

Infine gli abitanti di via Vespucci hanno ricordato il problema del fosso di scarico, che a parere loro deve essere sempre mantenuto pulito. Problema questo che è già stato parzialmente risolto da ABL, mentre per il resto il Sindaco Vaccher e l'Assessore Prosser hanno dato disponibilità ad un sopralluogo conoscitivo.

UNA SERATA INTERESSANTE
necessaria per chiarire molti dubbi e molte criticità sorte dopo l'affidamento del servizio di gestione delle acque all'Acquedotto del Basso Livenza. Speriamo che la Giunta recepisca  tutte le segnalazioni fatte.
Da parte nostra rimane alta l'attenzione riguardo a questo tema. Stimoleremo, nei modi che ci competono, il Sindaco sino ad avere tutte le risposte anche alle domande già poste nelle precedenti interrogazioni.

Fiume Veneto, 11/12/2013
i consiglieri del Partito Democratico
Mauro, Rolando e Loris